Penati indagato si autosospende, "ma sono innocente"

MILANO – Il vicepresidente del consiglio regionale Filippo Penati (Pd), indagato per una vicenda di tangenti, si e' autosospeso dalla carica.

Con una lettera inviata, al presidente della Lombardia Roberto Formigoni, al presidente del consiglio della Regione, il leghista Davide Boni, e ai capigruppo, Penati ha spiegato: ''Ribadendo la mia totale estraneità ai fatti per rispetto dell'istituzione mi autosospendo da vicepresidente''.

''A seguito del mio coinvolgimento nella vicenda giudiziaria relativa all'area Falck di Sesto San Giovanni- scrive Penati nella lettera – desidero ribadire la mia totale estraneità ai fatti. In merito anche alle notizie apparse sulla stampa voglio precisare che non ho mai chiesto e ricevuto denaro da imprenditori. Voglio altresi' ribadire la mia assoluta fiducia nell'operato della magistratura''.

''Per profondo rispetto dell'istituzione nella quale sono stato eletto e per evitare ogni imbarazzo al Consiglio mi autosospendo dall'esercizio e dalle prerogative di vicepresidente, certo che tutto verrà completamente chiarito e confido a breve''.

''Da subito – spiega Penati – rinuncio alle prerogative connesse alla vicepresidenza, non parteciperò più all'ufficio di presidenza e già dal prossimo consiglio siederò tra i banchi dei consiglieri di minoranza. Sono certo di interpretare anche i sentimenti di chi mi ha eletto nel voler garantire in queste circostanze il massimo rispetto delle istituzioni''.

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