NAPOLI – Secondo quanto riportato dal Mattino, alcuni clan napoletani incassavano pensioni di falsi invalidi per pagare i propri “affiliati”. Il sistema è stato raccontato sul quotidiano campano in un articolo di Lorenzo Del Gaudio.
Ecco cosa scrive Del Gaudio: “Più chiaramente: la camorra si è servita del sistema dei falsi invalidi per stipendiare i propri affiliati, per assicurare la cosiddetta «mesata» alle famiglie di detenuti, a uomini e donne inserite a pieno titolo nelle proprie fila. Poggioreale, dopo arresti e sequestri di conti correnti, qualcosa si muove”.
Del Gaudio spiega poi come i clan si sono insinuati negli uffici pubblici: “Anche qui a Poggioreale il crimine organizzato è entrato negli uffici pubblici. Lo ha fatto in modo silenzioso, potendo contare su una sponda istituzionale, deviando dai traffici ordinari della camorra”.
Del Gaudio fa anche i nomi dei clan che si “spartiscono” la zona: “Poggioreale, un crocevia criminale: ci sono i Mazzarella, gli Stolder, i Contini, vecchie famiglie rivali anche se amalgamate da una tregua che regge da almeno un decennio. Un sistema criminale che ha fiutato l’affare delle pensioni di invalidità , capace di gestire almeno un milione e mezzo di euro, di incassare denaro e assicurare un vitalizio mensile ai propri affiliati”.
