Pensioni invalidità, Reddito Cittadinanza, Bonus casa: podio Olimpiadi della truffa FOTO ANSA
Pensioni di invalidità ottenute da chi invalido non era, per decenni una solida realtà divenuta via via mito narrativo. Fino a identificarsi nel racconto, fino a fondersi col modus operandi percepito e attribuito a quel sistema di governo della società che fu un partiti politico ma ovviamente anche più di un partito politico: la Dc, la Democrazia Cristiana. La distribuzione, ineguale nelle parti ma nessuna parte sociale esclusa dalla distribuzione di una quota, di denaro e favori pubblici assunse la forma archetipa della pensione di invalidità come favore dello Stato e insieme compensazione. Lo Stato ti permetteva di imbrogliare, lo Stato faceva finta di non sapere, non controllava davvero.
Truffare lo Stato facendosi pagare a vita una pensione di invalidità, magari modesta, era una truffa con il truffato sostanzialmente consenziente. Nei decenni incerta la cifra delle pensioni di invalidità senza invalidità (cui per correttezza di conto andrebbero sommate quelle senza contributi versati e quelle in pagamento da più di 35 anni). Su circa 22 milioni di pensioni oggi in pagamento, qualche milione di certo va ascritto a queste categorie e gruppi.
Il Reddito di Cittadinanza a fronte delle pensioni di finta invalidità è un giovane alle prime armi. Non raggiunge né nella realtà e neanche nel racconto e percezione lo status istituzionale della pensione di invalidità. Allo stato è ben lontano da eguagliarne le prestazioni. Eppure si allena e gareggia: del milione e mezzo abbondante di assegni per Reddito di Cittadinanza che lo Stato oggi paga una percentuale assolutamente minoritaria ma comunque a due cifre è figlia di una truffa allo stesso Stato. Bugie sul reddito percepito, sullo stato patrimoniale, sulla situazione familiare…E anche qui la quasi ufficialità, comunque il diritto di cittadinanza per cui il di cittadinanza reddito sia favore pubblico dovuto per compensazione sociale. Il Reddito di Cittadinanza, non gli manca nulla o quasi per diventare da grande la pensione di invalidità del nuovo millennio.
Grande però l’exploit, la super gara del Bonus 110% e dei suoi fratelli bonus casa. Quanti sono i miliardi della truffa allo Stato? Circa tre sotto sequestro della Magistratura, circa sei sotto indagine. Poiché in ogni campo e in ogni tempo non tutto il truffato si scopre…fate voi ci conti. Si inventa una società, si trovano prestanome, a questi si girano crediti fiscali per lavori edilizi mai fatti o gonfiati da fatture anch’esse false e/o gonfiate. E si bussa alla porta e alla cassa dello Stato. Che invariabilmente paga: il 110% del fatturato. 110% che poi si spartisce tra attori e figuranti della truffa. Funziona e va alla grande perché c’era in origine un sacco di burocrazia per ottenere il 110%. Burocrazia vestita da ambientalismo un sacco, ma controlli materiali e fiscali zero.
Di certo nelle Olimpiadi della truffa ai danni dei soldi pubblici (varie edizioni dalla seconda metà del secolo scorso ai giorni nostri) il podio vede allineati Pensioni di invalidità con finta invalidità, Reddito di Cittadinanza a integrazione del reddito in nero e Bonus edilizi, cioè rimborsi fiscali per lavori inesistenti o truccati. A chi spetti il gradino più alto del podio difficile dire e comunque scatto poderoso della truffa sui Bonus, passo lento ma costante del Reddito Cittadinanza, glorioso e onusto medagliere delle Pensioni invalidità.
Da notare anche un’altra performance, stavolta politica, anzi sociale, anzi culturale. M5S nasce e cresce nutrendosi dall’orrore di gente per la truffa di Casta, insomma dalla gente comune che trova insopportabile e da punire tutte le forme dell’accaparramento di pubblico denaro da parte della, anzi delle Caste. Non solo le tangenti e mazzette, in questo paese diventa prova di colpevolezza sociale l’aver vinto un appalto o avere una consulenza pubblica. Lo stipendio poi da parlamentare o da politico in genere o da manager diventa prova regina e stigma: si leva il grido “onestà-onestà” che insieme a “vaffa” diventa trionfo elettorale (un italiano su tre voterà per questo programma).
Quindi l’orrore per la truffa di Casta diventa governo. E dal governo produce in forma e forza di legge i terreni più favorevoli, le pianure più fertili per le più massicce truffe di popolo in atto: quelle sul Reddito Cittadinanza e sui Bonus edilizi. Truffe di popolo che ancora oggi M5S difende e protegge non tanto negandole quanto beatificandole. Una performance abbagliante quella di M5S, politica, sociale e culturale. Alla domanda cosa sia il populismo la risposta fornita da M5S è esemplare: il popolo ha sempre ragione, anche quando truffa.
Tentativi di performance in questa direzione, a onor del vero, erano stati fatti. Prima che M5S li perfezionasse e battesse tutti diventandone campione. Sinistra e destra politiche spesso non hanno disdegnato di coprire gli assalti e le distorsioni di pubblico denaro da parte dei rispettivi elettorati di riferimento (a destra ad esempio le quote latte o le concessioni balneari, a sinistra i super scivoli pensionistici e le Casse integrazioni a lustri). Operazioni molteplici, ripetute, onerose. Che non di rado sembrano costituire la stessa “identità” delle cosiddette forze politiche. Evidente come non mai nel percorso di M5S dalla dannazione delle truffe di Casta come male primigenio alla assoluzione preventiva delle truffe di gente. E allora il clientelismo della Prima Repubblica non era la stessa cosa? No, quella era roba professionale, era professionismo politico, era, a suo modo, un progetto di società. Questo in atto è invece solo una versione punto zero dell’assalto ai forni.