ROMA – Per la prima volta è stata prevista l’esplosione di una supernova, ossia la potentissima esplosione di una stella gigantesca giunta al termine della vita.
La previsione, pubblicata sulla rivista scientifica online ArXiv,si deve al gruppo dell’università Sapienza di Roma coordinato dall’astrofisico Remo Ruffici ed è stata confermata oggi dalle osservazione fatte dal Gran Telescopio Canarias (Gtc), dal diametro di oltre 10 metri.
Secondo i ricercatori del Centro Internazionale di Astrofisica Relativistica (Icra), basati presso l’universita’ Sapienza, la stella che ha originato la supernova faceva parte di un sistema binario, ossia di un sistema composto da due stelle, una delle quali era una stella di neutroni.
Nel momento in cui la supernova è esplosa ha trasferito una grande quantità di materia sulla sua compagna, che è collassata trasformandosi in un buco nero ed emettendo a sua volta un’esplosione potentissima come un lampo gamma.
I ricercatori hanno previsto questa dinamica, mettendo in relazione il lampo gamma con l’innesco dell’esplosione della supernova, che per arrivare al massimo splendore avrebbe impiegato 15 giorni.
Di conseguenza il gruppo di Ruffini ha allertato tutti gli osservatori. La prima conferma è arrivata dal Gran Telescopio Canarias, grazie al suo grande specchio di 10,4 metri.
La supernova e’ esplosa 10 miliardi di anni fa, quando l’universo era ancora giovane e 5 miliardi di anni prima che nascesse il Sistema Solare.
