Cronaca Italia

Pergine Valdarno, arrestato 18enne: tirò molotov contro caserma carabinieri

AREZZO – Un diciottenne è stato arrestato questa mattina, 2 maggio, dai carabinieri in esecuzione di una misura di custodia cautelare per l’attentato contro la stazione dell’Arma di Pergine Valdarno, in provincia di Arezzo, nella notte tra il 6 e il 7 gennaio scorsi.

Il lancio di una molotov causò l’incendio di un’auto di servizio e danni alla facciata della caserma.

Secondo quanto spiegato dagli investigatori le fiamme provocate dal lancio della molotov, tirata contro il muro perimetrale della caserma, divampate in vaste proporzioni, avrebbero potuto avere conseguenze potenzialmente ben più gravi, scongiurate “solo dal tempestivo intervento dei vigili del fuoco”.

Prima di compiere l’atto incendiario, riporta il Corriere di Arezzo, il giovane effettuò un sopralluogo per neutralizzare il sistema di sorveglianza.

Per allontanare da sé i sospetti, nella fase del sopralluogo aveva fatto una lunga telefonata al servizio Tim 119.

E’ emerso che in moto era stato ad acquistare liquido infiammabile in una stazione di servizio della zona, priva di telecamere. 

Dalle intercettazioni sarebbe arrivati ulteriori elementi per l’accusa.

Gli investigatori hanno anche riferito che i congiunti del 18enne, avendo capito che era coinvolto, avrebbero “adottato una strategia di reticenze o di sviamenti volta a tutelarlo”.

Il ragazzo avrebbe anche confessato a “conoscenti di famiglia le proprie responsabilità”: da allora i parenti avrebbero “manifestato di continuo il timore che i conoscenti potessero riferire agli inquirenti il racconto e la paura” e che la responsabilità del ragazzo “potesse emergere da intercettazioni compromettenti di alcune conversazioni” fatte in famiglia.

Da quanto spiegato dagli stessi carabinieri che hanno condotto le indagini, le motivazioni dell’azione sarebbero riconducibili al “forte risentimento” che il giovane avrebbe avuto nei confronti dell’Arma, in particolare dei militari di Pergine Valdarno, perché lo avrebbero denunciato più volte per atti di teppismo commessi fin da quando era minorenne.

Al giovane, che risiede in Valdarno, contestati i reati di incendio, di fabbricazione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da guerra e di scoppio di ordigno al fine di incutere pubblico timore e di attentare alla sicurezza pubblica. (fonte ANSA)

 

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FIlippo Limoncelli