L’aggressione di un clochard a Pesaro, denunciata giorni fa dalla stessa vittima, è nata, in realtà, da una banale lite, e non è vero che gli aggressori avrebbero tentato di dar fuoco al senzatetto dopo averlo cosparso di benzina. E’ quanto ha accertato la Questura dopo una serie di indagini che hanno permesso di circoscrivere meglio l’episodio, che aveva particolarmente allarmato la cittadinanza per la sua gravità.
In sostanza, ha appurato la polizia, si è trattato di un diverbio per futili motivi avvenuto tra il clochard e un passante incrociato per caso. Quest’ultimo era in compagnia di un amico, e aveva con sè, per tutt’altro motivo, una bottiglia con del liquido infiammabile. La circostanza riferita dal clochard alla polizia, amplificata – secondo gli investigatori – dai fumi dell’alcol, è stata quindi ricondotta a uno mero scambio di battute tra i due.
Quanto alla benzina, il getto sarebbe stato causato dall’aver strappato la bottiglia di mano al contendente piuttosto che da una vera e propria volontà di imbrattare la vittima. La ricostruzione, afferma la Questura in una nota, ”ha permesso così di scongiurare un’ipotesi alquanto allarmante per questa città, che non ha mai registrato episodi di intolleranza nei confronti dei senzatetto o dei mendicanti.