
PESCARA – E’ fuggito in macchina ma alla fine i carabinieri lo hanno arrestato in una pineta. Giovanni Raffaele Grieco è accusato di aver ucciso a coltellate il pasticciere di Pescara Giandomenico Orlando. Mercoledì mattina, intorno alle 8, Orlando è uscito dal suo laboratorio di pasticceria. In strada Grieco l’avrebbe ferito a morte con un coltello per poi fuggire.
Una scena straziante perché sul corpo del pasticciere si è precipitato il figlio urlando: “Sta morendo, aiutatemi”. Grieco a quel punto è fuggito con una Mini scura dal tettuccio chiaro. E’ subito partita una caccia all’uomo con decine di agenti e volanti su tutto il territorio pescarese fino all’arresto dell’uomo. Intanto si va delineando il quadro degli eventi e dell’aggressore. Grieco sarebbe un amante delle armi, un assiduo frequentatore di palestre, e avrebbe collezionato più denunce per lesioni. In passato ha svolto anche l’attività di buttafuori nei locali notturni della città . Avrebbe avuto frequenti litigi con la vittima per via dei rumori che provenivano dal laboratorio di pasticceria.
Grieco e Orlando abitavano nella stessa palazzina. Nell’abitazione di Grieco, 41 anni, chiamato da molti Raffaele, gli uomini delle squadre Mobile e Volante hanno sequestrato quattro pugnali, uno sfollagente, una catena e un nunchaku. Secondo la ricostruzione il 41enne è arrivato sul luogo dell’agguato, ha parcheggiato l’auto in diagonale e ha accoltellato il 67enne che andava a buttare la spazzatura, pare dopo una brevissima discussione. Nel laboratorio c’erano sicuramente il figlio, la compagna e un operaio, tutti già ascoltati dalla polizia.
