È uscito dal coma farmacologico, e ha parlato con parenti e medici, lo studente universitario di 23 anni originario della provincia di Foggia aggredito nella notte del 21 marzo scorso nel centro storico di Pescara.
Per l’episodio, con l’accusa di tentato omicidio, è finito in manette un coetaneo, Claudio Spinelli, con precedenti per rissa, furto, rapina, truffa, spaccio di droga, ricettazione e danneggiamento.
Spinelli aveva pestato a sangue il giovane foggiano, lasciandolo poi a terra con la testa sanguinante. La Polizia lo aveva identificato esaminando il filmato di una telecamera esterna a un pub, che aveva registrato l’aggressione davanti al locale, avvenuta mentre tanti giovani continuavano a bere e a parlare.
Nel corso dell’interrogatorio, il giovane, di etnia rom aveva poi dichiarato di aver agito sotto l’effetto di droga e alcol. Lo studente, ricoverato da dieci giorni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale pescarese dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, da ieri aveva dato segnali di ripresa. Il cugino, che gli è stato sempre vicino in questi giorni, fa sapere che il ragazzo ha chiesto di vedere amici e parenti.
