”L’unica cosa che mi domando in questo momento, a cui penso, sono quegli otto morti”. Così Manlio Milani, presidente dell’associazione familiari delle vittime della strage di Piazza della Loggia, nei minuti successivi alla lettura della sentenza d’assoluzione dei cinque imputati. Milani aggiunge inoltre: ”Noi eravamo in piazza quella mattina…”. Poi parla di ”quello che è mancato a questo processo fuori dalle aule giudiziarie” e spiega: ”In questo processo le cose che mi hanno colpito sono state le reticenze, le falsita’ che hanno raccontato. Stiamo ancora combattendo con un Parlamento che ti dice che sull’applicazione della legge sul segreto di Stato, a quattro anni dalla sua approvazione non ci sono ancora i regolamenti applicativi. Non c’è volontà di affrontare quegli anni”.