
BRINDISI – Confermata, con un leggero sconto di pena, dalla Corte d’Appello di Lecce la condanna nei confronti di Pietro Cozzetto, l’imbianchino di Latiano (Brindisi) che sparò contro Giulio Golia, inviato delle ‘Iene’ a Manduria (Taranto), nel 2011, nel clou dell’ emergenza-immigrazione. Golia rimase illeso.
La pena stabilita dai giudici di secondo grado per Cozzetto è di due anni e 4 mesi, ovvero quattro mesi inferiore a quella comminata in primo grado. I fatti risalgono al maggio del 2011 quando l’esodo di migranti dalla Tunisia e dalla Libia verso Lampedusa fu temporaneamente fronteggiato con l’allestimento di una tendopoli in un’area militare dismessa tra Oria (Brindisi) e Manduria (Taranto).
Golia si finse profugo, per testare la reazione della gente e la disponibilità delle persone nei riguardi dei numerosi extracomunitari che fuggivano dal ricovero in cui avevano ricevuto ospitalità. Nelle campagne di Latiano (Brindisi), mentre chiedeva da bere fuori dal cancello di una villa, si udì un colpo di fucile. La scena fu filmata e il video, andato in onda proprio durante la trasmissione televisiva, fu poi d’ausilio alle indagini. I carabinieri individuarono il presunto sparatore in Cozzetto (difeso dall’avvocato Giancarlo Camassa), che finì sotto processo per esplosioni pericolose e per porto e detenzione illegale di arma da sparo. Cozzetto nella circostanza ebbe un complice, accusato di favoreggiamento e ricettazione, che non ha presentato appello contro la sentenza di primo grado che lo ha condannato ad un anno e sei mesi con rito abbreviato. .
