ROMA – Nessuna anomalia nei soccorsi a Pino Daniele. I carabinieri hanno controllato i tabulati delle telefonate al 118 di Grosseto la notte in cui il cantante napoletano è morto e non risultano anomalie.
I militari di Orbetello (Grosseto), Comune in cui Daniele risiedeva, hanno provveduto ai controlli di propria iniziativa dopo il presunto giallo sui ritardi nei soccorsi.
La notizia arriva nel giorno in cui la camera ardente del cantante è stata aperta al pubblico, con le polemiche dei fan che avrebbero voluto vegliare la salma del loro artista per più dell’ora concessa la mattina del 6 gennaio. E polemiche non sono mancate nemmeno per la decisione della famiglia di Daniele di celebrare i funerali a Roma, al santuario del Divino Amore, e non a Napoli, città natale del cantante e da lui celebrata in molte sue canzoni.
Anche i fratelli del musicista hanno confermato il loro dispiacere per la decisione di celebrare i funerali a Roma, smentendo però qualsiasi ipotesi di spaccatura, come ha spiegato Carmine Daniele:
“Chi specula su una mia presunta spaccatura con gli altri familiari non sa che io sono stato operato di recente al cuore. Certamente mi dispiace, e questo lo confermo, che non si sia pensato a un secondo rito funebre da fare nella sua città. Purtroppo non potranno certamente essere a Roma le nostre due sorelle gravemente ammalate perché cardiopatiche e quasi cieche. Ecco perché c’è il dispiacere da parte della famiglia napoletana di Pino, di non poter abbracciarlo come Napoli chiede e come lui meritava”.
(Foto Ansa)