GROSSETO – Il giorno dopo il funerale. Senza umana pietà e senza un minimo di decenza. Furto nella villa in Maremma di Pino Daniele, dove l’artista domenica ha accusato il malore in seguito al quale è poi deceduto.
Secondo quanto riporta l’Ansa ignoti sono riusciti ad entrare dopo aver scassinato la serratura della porta d’ingresso dell’abitazione, che si trova in campagna nel comune di Orbetello, vicino al paese di Magliano. A dare l’allarme è stata la compagna di Pino Daniele, Amanda Bonini. Di sicuro da casa mancano due chitarre.
Dalla villa, oltre alle due chitarre, sarebbero stati portati via soldi. La casa è dotata di un sistema d’allarme che però sarebbe stato divelto dai ladri, entrati nella proprietà dopo aver scavalcato la recinzione e quindi nella villa da una porta finestra sul retro (non da quella d’ingresso come emerso inizialmente).
Non è chiaro al momento quando è avvenuto il furto, se oggi o nei giorni precedenti: la casa non è dotata di un sistema di video sorveglianza e dopo il malore accusato da Pino Daniele, da quanto appreso, nella casa non era rientrato nessuno tra familiari e persone vicine all’artista. Il furto è stato poi scoperto nel tardo pomeriggio di oggi, quando è tornata alla villa Amanda Bonini, compagna dell’artista, che era insieme ai suoi due figli.
La casa dell’artista si trova in una zona isolata: è un ex podere poi trasformato in villa, circondato da un giardino e ‘nascosto’ da una fila di cipressi sui quattro lati.
L’abitazione era ovviamente vuota visto che oggi, 8 gennaio, è stato il giorno dell’autopsia sul corpo del cantante napoletano. Autopsia che ha parlato di morte per “insufficienza cardiaca” e che non ha risposto alla domanda più pressante in queste ore: andando al pronto soccorso più vicino Pino Daniele si poteva salvare?