ROMA – Continua a rimanere alto l’allarme maltempo in particolare al centro sud. Una collina è franata sulla A1 all’altezza di Ceprano (Frosinone) causando un morto e due feriti. E’ emergenza frane anche in Ciociaria, mentre a Napoli è stata una nottata di nubifragi. In Veneto i fiumi sono ancora ingrossati ma il livello è in calo.
E’ emergenza frane in Ciociaria a causa del maltempo che ha colpito la provincia negli ultimi due giorni. Gran parte del territorio si conferma a rischio di dissesto idrogeologico, secondo quanto si apprende. Le forti piogge di ieri e mercoledi’ hanno creato una situazione critica: oltre alla frana verificatasi questa mattina alle 5 sull’A1 tra Ceprano e Frosinone e che ha provocato un morto e due feriti, un quadro difficile si registra tra Anagni e Paliano. Il nubifragio di ieri sera e della notte scorsa ha causato inoltre numerosi smottamenti.
I vigili del fuoco del comando provinciale di Frosinone stanno cercando di fronteggiare la situazione e hanno ricevuto parecchie richieste d’intervento. Molti i disagi anche nel capoluogo. Nella tarda serata di ieri numerosi gli allagamenti tra strade e campi in tutta la Ciociaria. I fiumi restano in piena. L’Aniene a Trevi nel Lazio è ancora fuori dagli argini. Ieri sera allagata in piu’ tratti la strada Sublacense tra la Ciociaria e la valle Aniene. Diversi gli allagamenti anche a Fiuggi. Inondati d’acqua tratti dell’Anticolana tra Fiuggi e Anagni.
Napoli, notte di nubifragi. I vigili del fuoco del Comando provinciale di Napoli hanno ricevuto una cinquantina di chiamate di soccorso a partire dalle 8 di questa mattina per la pioggia insistente caduta per tutta la notte. Allagamenti di strade dovuti a cattiva manutenzione delle fogne e scantinati invasi dall’ acqua gli interventi principali compiuti tra Napoli e provincia I vigili del fuoco sono mobilitati con tutte le squadre disponibili.
Situazione in Veneto. Il maltempo dà tregua al Veneto dove stamane e’ tornato il sole ed il livello dei fiumi e’ in calo, soprattutto nella fascia pedemontana. I corsi d’acqua che destano le maggiori preoccupazioni – Fratta, Gorzone, Bacchiglione, e nella zona nord orientale Lemene e Livenza – sono ancora ingrossati e questo fa permanere una situazione di criticità dal punto di vista idrogeologico.
Nell’aggiornamento della situazione emesso dal Centro funzionale decentrato della Protezione Civile del Veneto si rileva che i livelli idrometrici di questi cinque fiumi rimangono ”molto sostenuti” nel tratto di pianura, mentre sono in generale decremento, dato che non piove piu’ da ieri, nelle zone montane e pedemontane. I colmi di piena sono transitati nelle sezioni terminali, pur restando i corsi d’acqua ancora sopra i livelli di guardia. Sono attivi i servizi di piena sui fiumi Agno-Gua’, Bacchiglione, Livenza, Monticano, Muson dei Sassi, Lemene, Tagliamento.
La situazione e’ ancora critica sulla rete idrografica secondaria di tutta la bassa pianura. Frane e smottamenti sono stati segnalati sul territorio dei Colli Euganei, oltre che nel vicentino, veronese e nel bellunese. Con il miglioramento del tempo e l’esaurimento di piogge e nevicate in quota si attende ora un ulteriore abbassamento dei fiumi anche in pianura, anche se la marea sostenuta in Adriatico limitera’ il normale deflusso di piena.