Torna la pioggia in Veneto, sindaci contro Zaia: “Qui non si fa nulla”

Luca Zaia

VENEZIA – Quattro mesi dopo, torna l’emergenza maltempo in Veneto, ma stavolta è accompagnata anche da polemiche sul governatore della Regione, e commissario per l’emergenza, Luca Zaia, della Lega. “Se malauguratamente dovesse tornare a piovere con la stessa intensità dell’ultima volta (530 millimetri in 48 ore, ndr), si torna sotto…”, dice preoccupato Zaia al Corriere della Sera.

Dopo qualche giorno di pioggia battente la Regione torna sotto emergenza e il governatore è preso di mira da sindaci (Variati di Vicenza, Pd) e presidenti di Provincia (Miozzi di Verona, Pdl), oltre che dall’intera opposizione, per “non aver saputo utilizzare con la necessaria rapidità i fondi e i poteri previsti dall’ordinanza del governo”.

Persino l’alleato Pdl Miozzi, ha detto: “Il governo ha fatto un lavoro incredibile, ha procurato una cifra astronomica, ma qui non fanno nulla”. In sostanza servono opere strutturali per mettere in sicurezza il territorio: “Certo che ci vogliono bacini di laminazione e casse d’espansione – dice Zaia – ma è questa la situazione che ho trovato 10 mesi fa quando sono stato eletto: ci vogliono anni, vanno fatti capitolati e gare, sennò fioccano gli avvisi di garanzia. Il sindaco Variati mi attacca sul bacino di Caldogno? Ma sono 50 anni che se ne parla senza farlo. E poi ci sono Comuni che ancora non sono stati nemmeno capaci di spendere i fondi che abbiamo loro dato: facile scaricare su di me, è la solita tattica del ‘dagli all’untore’…”.

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Elisa D'Alto