PISA – Un autentico racket sulla gestione delle bancarelle che vendono souvenir in piazza dei Miracoli a Pisa. E’ quello messo in piedi da anni da tre fratelli bengalesi, titolari di una società che aveva ottenuto in gestione alcune bancarelle nella piazza, e che ora è stato sgominato da un’indagine dei carabinieri diretti dal sostituto procuratore di Pisa, Antonio Giaconi. Due dei tre fratelli sono stati arrestati e sono in carcere, il terzo è latitante.
Provvedimenti restrittivi sono stati emessi per altri tre bengalesi che avevano il compito di riscuotere il ‘pizzo’ e di minacciare e picchiare le vittime del racket. Due di loro sono agli arresti domiciliari, il terzo è sottoposto ad obbligo di firma. Sono irreperibili altri due bengalesi destinatari di misure cautelari. Le indagini hanno accertato che almeno dal 2005 a oggi, due commercianti di souvenir bengalesi, erano costretti a versare tra i 3 e i 5 mila euro annui all’organizzazione per poter continuare a vendere senza problemi. In caso di mancato pagamento scattavano i pestaggi.
Ed e’ proprio in seguito a uno di questi, avvenuto il 26 dicembre scorso, che sono scattati gli accertamenti dei carabinieri che ora sperano di allargare l’inchiesta al resto della comunita’ bengalese, che in larga maggioranza gestisce le circa 60 bancarelle d piazza del Duomo, per capire se vi siano state o meno altre vittime del racket.