Sono originali. Alcuni dei documenti scritti e redatti da Vito Ciancimino, consegnati dal figlio Massimo, sono “con certezza” da attribuire al sindaco di Palermo. A dirlo, il capo della polizia scientifica Pietro Angeloni, al processo contro il generale dei Ros dei Carabinieri Mario Mori e del colonnello Mauro Obinu, per la mancata cattura di Bernardo Provenzano.
Sui manoscritti e dattiloscritti attribuiti a Vito Ciancimino sono stati effettuati due tipi di analisi, una merceologica e una grafologica. La prima perizia, effettuata con il carbonio 14, è servita a stabilire che la carta è databile nel periodo in cui Massimo Ciancimino, figlio di Vito, ha fatto risalire la loro redazione.
Secondo i periti del pubblico ministero Nino Di Matteo, i documenti non sono quindi frutto di manipolazioni o interpolazioni. La perizia contraddice la tesi portata avanti da Mario Mori. Il generale dei Ros aveva sostenuto il 28 settembre – tramite degli ausili visivi allegati alla sua dichiarazione spontanea – che le lettere sarebbero state manomesse ed alterate.
Secondo l’ex direttore del Sisde ci sarebbero state “incoerenze ortografiche ed evidenti manipolazioni”. L’accusa a Ciancimino da parte di Mori era quella di aver fatto un “copia e incolla” di diversi documenti, alterandone il senso.
Tuttavia, non è stato possibile attribuire la paternità del cosiddetto ‘papello’. A dirlo Maria Vincenza Caria e Marco Pagano, consulenti del gabinetto di polizia scientifica del Tribunale di Roma. Il ‘papello’ contiene la lista di presunte richiest e della mafia allo Stato per fermare le stragi. A elaborarlo sarebbe stato Totò Riina, nell’ambito della trattativa in cui sarebbe stato coinvolto come mediatore Vito Ciancimino.
Su 27 testi esaminati, per 8 si può escludere con quasi assoluta certezza che si tratti degli autori del papello. Sette invece i casi di testi di riferimento scritti in corsivo corrente, quando la lista di richieste di Totò Riina era stata scritta in stampatello. Per i consulenti, il ‘contropapello’ era stato scritto da Vito Ciancimino. In questo caso, è stato comunque possibile eseguire una perizia anche se si trattava di una fotocopia e non dell’originale.