Poincicco di Zoppola (Pordenone): casa a fuoco, papà-eroe salva moglie e figli

Una casa, le fiamme che si innescano nella notte, la famiglia sorpresa dal rogo mentre dorme: una scena che ricalca quella della tragedia del beneventano, che si è ripetuta più o meno nelle stesse ore in Friuli, ma con un lieto fine. Sono infatti tutti in salvo i cinque componenti – padre, madre e tre bambini – di un nucleo familiare abitante in una villetta a Poincicco di Zoppola (Pordenone), che è andata in fiamme, forse per il surriscaldamento di un computer.

Protagonista in positivo è stato il papà, Andrea Mei, 42 anni, che dopo essersi accorto del rogo scoppiato nello scantinato della sua abitazione, e nonostante le fiamme lo avessero aggredito al volto, è riuscito a salire fino alle camere mettendo in salvo la moglie e i tre piccoli, di nove, sette e due anni.

All’origine dell’incendio vi sarebbe stato il probabile surriscaldamento di un computer che si trovava in una stanza del seminterrato adibita a sala giochi per i tre bimbi. Mei avrebbe udito uno scoppio provenire dal sotterraneo e si è recato nella stanza per verificare cosa stesse accadendo, venendo investito al volto dalle fiamme.

Nonostante le ferite, è riuscito a risalire le scale, ha svegliato la moglie, Annalisa Zandonà, e assieme a lei ha portato i bimbi in giardino, in attesa dei soccorsi.

Con il pigiama indosso e a sei gradi sottozero, i tre piccoli sono stati immediatamente trasferiti in un’abitazione confinante, dove sono stati riscaldati e hanno trascorso il resto della notte. Stremato, l’uomo si è quindi sottoposto alle cure degli operatori del 118, che lo hanno trasferito dapprima al Pronto soccorso dell’ospedale di Pordenone e quindi al reparto Grandi Ustionati di Padova.

Un ricovero deciso solo per motivi precauzionali, per scongiurare possibili infezioni cutanee e per verificare l’ingrossamento della trachea provocato dalla cospicua inalazione di fumo. Sua moglie ha riportato solo un’intossicazione da fumo. La villetta ha subito danni ingenti ma non è stata dichiarata inagibile.

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Alberto Francavilla