ROMA – ”Quella donna non era in stato di coma. La valutazione successiva si e’ rivelata diversa rispetto a quella iniziale. Probabilmente c’e’ stato un errore di comunicazione tra i medici”. Lo ha riferito il responsabile del Dea dell’Umberto I di Roma, Claudio Modini, in merito alla donna rimasta quattro giorni in barella al Pronto Soccorso.
”La donna non era completamente lucida e ieri e’ stata trasferita dal pronto soccorso al reparto di neurologia. Era comunque vigile e in agitazione psicomotoria”, ha aggiunto Modini. ”Ci sono state delle inesattezze e la donna non era in coma – continua il responsabile del Dea – si tratta di una situazione diversa da quella rivelatasi apparentemente all’inizio. La donna infatti sarebbe vigile ma ”non collaborante” e, secondo quanto si apprende da ambienti medici, non parla ma e’ reattiva, non risponde a ordini semplici, ha delle crisi convulsive per le quali necessitano terapie specifiche. La paziente, si e’ appreso, ”risulta agitatissima per cui e’ necessario procedere a terapie per endovena non potendo somministrarle terapie orali”.
Intanto gli ispettori del ministero della Salute hanno acquisito informazioni e richiesto dati ai responsabili del pronto soccorso del Policlinico Umberto I di Roma in merito alla vicenda della donna in coma e legata in barella. A quanto si e’ appreso, gli ispettori hanno chiesto informazioni anche sulla situazione generale del pronto soccorso dell’ospedale. ”E’ stato un colloquio lungo e costruttivo”, ha spiegato il responsabile del Dea, Claudio Modini.
E il senatore del Pd, Ignazio Marino, ha presentato denuncia: ”Abbiamo presentato alla Procura della Repubblica una denuncia circostanziata rispetto alla situazione drammatica che abbiamo trovato nel Pronto Soccorso del principale ospedale italiano, l’Umberto I”, ha detto, precisando in ogni caso di ”aver appreso con soddisfazione che la paziente che ieri abbiamo trovato legata alla barella” e’ stata trasferita.
”Il fatto grave – ha aggiunto il presidente della Commissione di Inchiesta sul Ssn – e’ che oltre ad essere legata alla barella per la mancanza di letti questa donna non fosse nutrita da 4 giorni, non in un luogo deserto ma nel Pronto Soccorso che ospita la principale universita’ di Medicina italiana”. Marino hai poi ricordato che ”io personalmente ero stato li’ mesi fa come presidente della commissione di inchiesta e avevo riunito i vertici dell’ospedale rispetto a questa perdurante problema di sovraffollamento inaccettabile e di scarsa assistenza, dovuto a mancanza di personale. Basti pensare – ha aggiunto – che il 90% del personale medico che ogni anno assiste 27mila bambini nel Pronto Soccorso pediatrico del Policlinico Umberto I e’ precario. E’ possibile – ha concluso l’esponente del Pd – che continuiamo nel 2012 a gestire la sanita’ del nostro Paese in questo modo?”.