Li costringevano a chiedere l’elemosina ogni giorno, passando da un treno ad un altro. Un’operazione della polizia di Dolo, in provincia di Venezia, ha messo fine ad un’organizzazione che sfruttava dei giovanissimi di etnia rom. Quattro persone sono state arrestate ed altre nove denunciate per aver imposto ai piccoli l’accattonaggio.
Le indagini, partite dalle segnalazioni di numerosi pendolari che quotidianamente viaggiano sul treno della tratta tra Ponte di Brenta (Padova) e Mestre, hanno portato all’identificazione di cinque minori: sia maschi che femmine, hanno un’età compresa tra i 13 e i 16 anni. Erano gli adulti della loro stessa comunità , domiciliati in accampamenti di fortuna a Ponte di Brenta, sugli argini e sotto la linea ferroviaria, ad abusare di loro.
La questua avveniva in questo modo: i piccoli partivano alle prime ore del mattino, si suddividevano in gruppi, poi, per evitare sovrapposizioni, si spartivano i treni e le stazioni negli orari di maggior afflusso di viaggiatori. Alla fine della giornata, ogni bambino riusciva a portare a dai 10 ai 30 euro, che dovevano consegnare agli adulti. I rom sono stati tutti denunciati alla Procura della Repubblica di Venezia. Quattro di loro, colti in flagranza di violenza privata aggravata nei confronti dei minori e utilizzo in accattonaggio, sono stati arrestati.
