Cronaca Italia

Pontedera (Pisa), prende a calci e pugni due carabinieri: in tasca aveva 3 coltelli e un piccone

Aggredisce due carabinieri senza motivo a Pontedera: prima vede un carabiniere e lo prende a calci e pugni senza motivo, poi sgancia un pugno anche ad un militare intervenuto per difendere il collega.

L’uomo, un pensionato vedovo di 66 anni di Chianni (Pisa) è stato subito arrestato e andrà a processo per direttissima. I fatti contestati sono avvenuti martedì 30 novembre, intorno alle due di pomeriggio a Pontedera (Pisa). 

Pontedera, aggredisce due carabinieri con calci e pugni

L’uomo si trovava in via Lotti, davanti alla caserma dei carabinieri, quando ha visto un militare in divisa, gli si è avvicinato e lo ha preso a calci. 

Poi si è allontanato, come se non fosse accaduto nulla. Il carabiniere aggredito, però, ha chiesto rinforzi alla centrale del comando e ha inseguito l’uomo. Lo ha raggiunto poco dopo, arrivando insieme ai colleghi. 

L’arresto dell’aggressore

I militari hanno intimato all’uomo di non muoversi. Il carabiniere aggredito gli si è avvicinato, ma a quel punto l’uomo gli ha sferrato anche un pugno in faccia. 

E’ intervenuto un altro carabiniere, e anche lui è stato colpito ad uno zigomo. Entrambi i militari sono stati poi medicati al pronto soccorso e dimessi con prognosi di sette e otto giorni. 

Pontedera: l’aggressore dei carabinieri aveva con sé anche un piccone e tre coltelli

Ma non è finita qui: perché a quel punto il pensionato ha estratto tre coltelli che aveva in tasca. Sono intervenuti diversi militari che alla fine sono riusciti a bloccare l’uomo, che è stato arrestato con l’accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e porto abusivo di armi.

Durante la perquisizione i militari hanno trovato sotto la giacca del pensionato anche un piccone. L’uomo non ha spiegato i motivi del gesto.

E’ stato portato nella cella di sicurezza del comando, dove è stato tenuto in custodia in attesa del processo per direttissima per la convalida dell’arresto e per decidere le misure cautelari a carico dell’uomo. 

 

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Maria Elena Perrero