
NUORO –“Porta iella!, porta sfortuna!”: una ragazzina di 12 anni รจ stata perseguitata a lungo daย centinaia di bulli a Nuoro. La storia รจ raccontata dalla Nuova Sardegna.
“ร la lista nera di bulli piรน numerosa d’Italia” scrive la Nuova Sardegna. “Tutto รจ iniziato circa nove mesi fa โ raccontano i genitori della ragazzina โ . A metร anno scolastico, frequentava la prima media, alcune compagne di classe, forse ingelosite dalla bellezza di nostra figlia e dal taglio di capelli allโultima moda, hanno commentato di fronte a tutta la classe la sua pettinatura, definendola “da poco di buono. La cosa si risolse qualche settimana dopo con le scuse, accolte senza esitazione da nostra figlia”.
Poi, finita l’estate, il ritorno a scuola: “A settembre con l’inizio della scuola รจ cominciato il suo e il nostro calvario โ raccontano i genitori con voce flebile โ Ci eravamo accorti che qualcosa non andava, da bambina allegra e gioiosa era diventata apatica e taciturna, i suoi occhi erano sempre tristi e accampava scuse di ogni tipo pur di non andare a scuola o semplicemente uscire di casa. Abbiamo pensato che il problema fosse circoscritto nelle quattro mura scolastiche e cosรฌ le abbiamo fatto cambiare scuola. Ma cโera ancora qualcosa che non quadrava”.
Dopo cinque mesi di silenzi la dodicenne finalmente trova il coraggio e racconta tutto ai genitori: “Un fiume di lacrime disperate ha accompagnato il racconto di nostra figlia, l’abbiamo ascoltata con il cuore in frantumi e dentro la nostra testa ci chiedevamo “perchรฉ tutto questo, perchรฉ proprio a lei”. Purtroppo le hanno attribuito la nomea di porta iella e il tam tam in cittร รจ stato cosรฌ veloce e impietoso che tutti i ragazzini anche se non la conoscevano si toccavano i genitali quando passava, cantandole canzoncine che fanno rima con la parola sfiga”.
“Mossi da una grande preoccupazione – raccontano ancora i genitori – abbiamo deciso di raccontare tutto in Questura, e portare una lista con un centinaio nomi, quelli a cui nostra figlia con l’aiuto di un’amichetta รจ riuscita a risalire”.
“In questa vicenda siamo noi genitori colpevoli, dobbiamo fare capire ai nostri figli che toccarsi le parte intime per scaramanzia, non e’ un atto di bullismo ma puรฒ fare molto male. Cosรฌ come รจ colpevole l’adulto che spara a zero โ la critica รจ rivolta alla dirigente scolastica โ e vuole sospendere i presunti responsabili, squalificandoli piรน che accompagnandoli nel difficile percorso della crescita. Vogliamo dire alla mamma di questa ragazzina che ora i nostri figli sono entrambi vittime: di bullismo e di facile condanna”.
“Nella scuola da tempo sono attivi progetti che sensibilizzano al tema del bullismo. La situazione per me รจ molto dolorosa sia per la vicenda in sรจ che per il comportamento dei genitori โ aggiunge la preside โ: in coro hanno dichiarato la purezza dei loro figli e messo me alla berlina, senza pensare neanche per un momento all’anello debole di questa storia, cioรจ la povera ragazzina dodicenne”.
