Il Green Pass è valido anche per chi è positivo al Covid, quindi in giro per ristoranti bar e alberghi pur se positivi: tecnicamente è possibile. Il lasciapassare infatti non viene sospeso in caso di positività. Si ha l’obbligo di isolamento ma il certificato verde di fatto continua ad essere valido. Un buco nel decreto che ora il governo deve risanare.
Il Green Pass valido anche a chi è positivo
Per correre ai ripari a giorni arriverà un intervento del ministero della Salute per la revoca temporanea del Green Pass a chi risulta positivo dopo aver ricevuto il certificato verde. Lo confermano fonti del ministero. Il problema però andrebbe affrontato a livello Europeo. Al momento questo tipo di revoca non è prevista dalle norme europee in alcun Paese, ma vige la legge secondo cui un positivo al virus commette un reato se viola la quarantena.
A quanto si apprende da fonti di Governo, il ministero sarebbe pronto ad attivare in Italia il sistema di revoca per positività del Green Pass. In attesa che il Garante della Privacy possa dare il suo ok nei prossimi giorni
I controlli dei positivi
“Resta evidente – disse quando uscì il decreto sul Green Pass Speranza – che chi identificato come caso positivo a Sars-Cov-2 è sempre soggetto all’obbligo di legge dell’isolamento fiduciario. Deve essere conseguentemente esclusa a rigore la possibilità di utilizzo del Green Pass se il titolare è causa di possibile contagio”. Il ministro aveva anche precisato che si stava approfondendo con le Regioni “la possibilità di prevedere una doppia opzione di revoca. Con segnalazione del medico ovvero attraverso il flusso dei tamponi molecolari positivi”. Ma una soluzione omogenea come la revoca a tempo sembrerebbe la soluzione migliore visto che aziende, ma anche chi controlla su bus e bar non può al momento avere un elenco dei positivi di tutta Italia.