Poste, ancora disservizi: l'azienda convoca il Cda

ROMA – Ancora disagi negli uffici postali. Il guasto informatico che nei giorni scorsi ha mandato in tilt il sistema di Poste Italiane continua a tenere impegnati i tecnici, ma, fa sapere l'azienda, oggi sono state comunque eseguite circa 7 milioni di operazioni postali e finanziarie. E per esaminare i disservizi dei giorni scorsi e adottare provvedimenti, il presidente di Poste Giovanni Ialongo ha deciso di convocare in via d'urgenza il consiglio d'amministrazione.

Il cda dovra' ''esaminare le problematiche emerse a seguito dei disservizi informatici causati da malfunzionamento dei sistemi forniti dalle aziende costruttrici, per adottare – si legge in una nota – i conseguenti provvedimenti a tutela della societa' e dei suoi clienti''. La decisione e' stata presa ''al fine di garantire il presidio del vertice aziendale sul tema''. Dopo ormai cinque giorni di rallentamenti e disservizi a causa di problemi al sistema informatico, anche oggi si sono verificati disagi in alcuni uffici postali. Il sistema informatico funziona ancora a singhiozzo e cosi', mentre alcuni sportelli sono aperti, altri non riescono ancora a funzionare. Alcuni cittadini non sono riusciti non solo a non pagare le bollette, ma nemmeno a ritirare le pensioni o le raccomandate. Nel complesso, dal primo giugno ad oggi, gli uffici hanno pagato 2 milioni di pensioni. E nel frattempo prosegue – fa sapere l'azienda – ''il lavoro dei tecnici per ripristinare la piena funzionalita' del software su cui poggia l'operativita' dei 60.000 sportelli postali''. Intanto giovedi' Poste incontrera' i rappresentanti di tutte le associazioni dei consumatori per aprire il tavolo di Conciliazione e discutere le modalita' di risoluzione dei problemi derivanti dagli inconvenienti tecnici di questi giorni negli uffici postali. Sulla questione interviene anche la politica, con il Pd che chiede al Governo di riferire in Parlamento, mentre il deputato del Pdl, ricordando una propria interrogazione parlamentare del giugno 2010, fa notare che il ''problema dei disservizi postali esiste da un bel po'''.

Intanto si torna a parlare del ruolo dell'Agenzia di regolamentazione del mercato postale per il cui avvio si attende il parere del Parlamento sulle nomine dei tre componenti del collegio. Il presidente dell'Antitrust Catricala', che a proposito dei disservizi di questi giorni ha escluso un eventuale intervento dell'Authority (''C'e' un'Agenzia, se ne occupera' l'agenzia''), ha ricordato che la sua proposta era per affidare il compito all'Agcom ''perche' nel suo Dna e' presenta la competenza postale''. Ma visto che la scelta e' stata diversa, l'augurio ora e' che ''l'Agenzia sappia amministrare questa indipendenza anche conquistandola giorno per giorno non facendosi tirare per la giacchetta''. Anche secondo il presidente dell'Agcom sarebbe stato meglio attribuire la competenza alla propria Autorita': ''Noi e l'Antitrust avevamo inviato una segnalazione a Governo e Parlamento per attribuire all'Agcom le funzioni di regolazione nel settore postale e questo perche' e' un'Autorita' indipendente, ha la competenza tecnica per assolvere questo compito e sarebbe stata in condizione di operare il giorno successivo all'entrata in vigore della legge''.

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Elisa D'Alto