ROMA – Il server centrale di Poste italiane รจ andato in tilt, tanto che le ripercussioni si sono fatte sentire a livello nazionale. Il disservizio รจ iniziato mercoledรฌ scorso per poi andare avanti anche venerdรฌ mattina, dopo la pausa del 2 giugno, negli uffici postali in tutta la Penisola.
Il primo giorno di black out, mercoledรฌ 1 giugno, รจ andata in tilt gran parte dei 14 mila uffici postali della penisola almeno fino alle 11. Passata la festa del 2 giugno il problema si รจ ripresentato e in molti uffici postali si legge il cartello “Causa problemi di linea i servizi non sono disponibili”.
Nel pomeriggio di venerdรฌ Poste ha divulgato un comunicato: “Poste Italiane si scusa con la clientela per le difficoltร nella fornitura dei servizi avvenute negli uffici postali a causa di un guasto al sistema informatico che ha rallentato le operazioni, con l’effetto di allungare i tempi di attesa, e in alcuni casi ha impedito lโesecuzione delle operazioni stesse. I tecnici hanno ripristinato il regolare funzionamento del sistema per la fornitura di tutti i servizi postali e finanziari. In ogni caso, nella giornata odierna sono state regolarmente eseguite 5,5 milioni di operazioni, a fronte dello standard giornaliero che รจ pari a 7 milioni di operazioni. Per assicurare il completamento delle operazioni, oggi gli uffici postali rimarranno aperti anche oltre il normale orario di lavoro, fino a che non saranno serviti tutti i clienti”.
Protesta il Codacons: “Questa mattina disservizi, piรน e meno gravi, e lunghe file agli sportelli negli uffici postali di Roma a causa del cattivo funzionamento di un nuovo software. Il Codacons, venuto a conoscenza dellโaccaduto, ha preso subito contatto con i vertici di Poste Italiane s.p.a ed eโ tuttora in attesa di chiarimenti e maggiori informazioni. Lโassociazione comunque invita, in attesa di conoscere le ragioni e la durata degli inconvenienti, tutti i cittadini che hanno subito dei danni dai disservizi a contattarla, e segnalare lโaccaduto sul blog del presidente Codacons, lโavv. Carlo Rienzi, per ottenere un risarcimento proporzionato allโaccaduto”.
