POTENZA, 12 OTT – L'impianto di termovalorizzazione dei rifiuti ''Fenice'' di Melfi (Potenza) ha inquinato le falde acquifere almeno dal 2002, ma l'Arpab Basilicata non ha comunicato i dati sull'inquinamento ambientale agli enti pubblici lucani: con le accuse di disastro ambientale e omissione di atti d'ufficio, i Carabinieri hanno eseguito due provvedimenti di custodia cautelare ai domiciliari, per l'ex direttore generale e per il coordinatore del dipartimento provinciale dell'Arpab, Vincenzo Sigillito e Bruno Bove. I particolari delle indagini, cominciate nel 2009, sono stati illustrati stamani, a Potenza, nel corso di un incontro con i giornalisti, dal comandante provinciale di Potenza dei carabinieri, il tenente colonnello Giuseppe Palma, e dai comandanti del Noe e del reparto operativo, i capitani Luigi Vaglio e Antonio Milone. Il gip di Potenza, Tiziana Petrocelli, su richiesta del pm Salvatore Colella, ha inoltre disposto il divieto, per due mesi, di ricoprire cariche direttive per l'attuale e l'ex procuratore responsabile dell'impianto ''Fenice'', Mirco Maritano e Giovanni De Paoli. Dalle indagini e' emerso un ''pericoloso inquinamento'' della falda acquifera prodotto da metalli pesanti e solventi organici, anche cancerogeni, non comunicato dai dirigenti della struttura di termovalorizzazione e non monitorato dall'Agenzia regionale per la protezione ambientale, nonostante l'obbligo di inviare relazioni periodiche alla Regione, alla Provincia e alla Prefettura. La presenza, e la quantita' di alcuni metalli pesanti, inoltre, non sarebbe mai stata verificata. Da questo e' derivata, infine, anche la ''mancata e tempestiva attivazione delle procedure di salvaguardia del territorio''. I Carabinieri, secondo quanto si e' appreso, stanno anche effettuando delle perquisizioni all'interno della ''Fenice'', e stanno verificando la regolarita' di alcune assunzioni all'Arpab: per quest'ultima vicenda, sono stati emessi quattro avvisi di garanzia, uno dei quali notificato a un esponente politico lucano. Sigillito ha ricoperto l'incarico di direttore generale dell'Arpab dal 2006 al 2010.
