PRATO, 21 LUG – Il cadavere di un cittadino cinese sgozzato e’ stato trovato in mattinata all’interno di una ditta di confezioni in via Pistoiese, a Prato. Dalle prime rilevazioni l’uomo sembra essere stato identificato come un trentanovenne domiciliato a Prato.
L’uomo ha diverse feriti da taglio sul corpo, ma il fendente mortale sembra essere quello sul collo. L’omicidio e’ avvenuto al primo piano di una palazzina di tre piani, un ex lanificio alla periferia di Prato che ospita sei ditte di confezioni: ambienti nei quali alcuni cittadini orientali lavorano e vivono. Secondo i primi accertamenti l’uomo e’ stato ucciso al primo piano, dove ha sede la ditta nella quale lavora come operaio, e poi trasportato al piano terra usando degli stracci, alcuni dei quali sono stati usati per legargli le mani.
Non e’ chiaro se sia stato immobilizzato prima di essere ucciso o se i legacci siano serviti al trascinamento. A provocarne la morte, secondo il medico legale che ha compiuto un primo esame sul cadavere, e’ stato un colpo di arma da taglio alla gola che gli ha reciso la giugulare. Sul posto, oltre ai carabinieri, anche il sostituto procuratore di Prato, Laura Canovai. I militari hanno ritrovato due coltelli che potrebbero essere stati usati per il delitto e stanno interrogando la vedova. Non e’ chiaro se la donna lavorasse nella stessa ditta del marito, ma avrebbe dato indicazioni utili per risalire al responsabile o ai responsabili dell’omicidio.
