“Qui non si vendono preservativi, siamo cattolici”. E’ la risposta che alcuni cittadini hanno ottenuto quando hanno chiesto di acquistare dei profilattici in una farmacia romana sull’Isola Tiberina, vicino all’ospedale Fatebenefratelli di Roma.
Motivi etico religiosi. “Ci hanno detto che non vendono condom per motivo etico religiosi”, dicono i cittadini che si sono rivolti ad alcune associazioni di consumatori perché “i preservativi sono presidi sanitari e venderli è un obbligo”. I cittadini stanno adesso valutando la possibilità di denunciare i titolari della farmacia, visto che – hanno spiegato – “é illegale non vendere condom”. “Altro che pillola del giorno dopo o pillola RU486 – hanno proseguito – il preservativo è un presidio sanitario nazionale, tra l’altro sottoposto al controllo del Ministero della Salute, e in quanto tale ai farmacisti non dovrebbe essere consentito di rifiutarsi di venderlo”. Chiamando la farmacia e chiedendo dei profilattici – riporta l’Ansa – la risposta è “non li abbiamo per motivi religiosi”.
Il Codacons. Tra i primi a scagliarsi contro la “politica di vendita” della farmacia è stato il presidente del Codacons Carlo Rienzi. “Sono atteggiamenti pericolosi – ha denunciato – questa farmacia va boicottata. E’ una follia”.
L’infettivologo. “I preservativi sono un presidio sanitario. Non sono solo un anticoncezionale ma prevengono malattie sessualmente trasmissibili quindi non ci si può rifiutare di venderli. Sono tenuti a farlo”, afferma l’immuno-infettivologo Fernando Aiuti che è anche presidente della Commissione politiche sanitarie del comune di Roma. “Non è uno strumento che provoca la morte – spiega – ma che tutela la salute. L’etica deve prevalere sulla religione”.
Tra i precedenti, secondo alcune associazioni, c’é quello di una farmacia in provincia di Cosenza, a Diamante. Anche lì il gestore del locale si è rifiutato di vendere profilattici.
