Nei confronti del cacciatore che ha confessato di aver ucciso per errore don Francesco Cassol la procura di Bari procede per omicidio colposo e omissione di soccorso in conseguenza della caccia di frodo. Lo si apprende da fonti giudiziarie baresi.
L’ipotesi di reato – viene sottolineato – tecnicamente non lascia spazio ad un provvedimento di fermo di indiziato di delitto. In queste ore si sta comunque valutando se procedere con altri provvedimenti, tra questi l’arresto in quasi flagranza. Per questo sono state delegate ai carabinieri altre attivita’ investigative e una perquisizione nell’abitazione del cacciatore. All’esito di queste attivita’ i carabinieri decideranno sul da farsi.