ROMA – A meta' serata le luci del Concertone si spegneranno per ricordare tutte le vittime sul lavoro. Ma, come da tradizione, anche quest'anno al Primo maggio non manca la polemica: si e' aperto un contenzioso tra il Campidoglio e i sindacati sul pagamento delle spese per l'Ama. Ma l'accordo in extremis e' stato trovato. E cosi' il Concertone resiste, chiama anche Elisa, i Subsonica e gli Stomp.
Ad annunciare il minuto di silenzio per ricordare le morti bianche e' l'organizzatore storico dell'evento promosso dai sindacati, Marco Godano che poi, commentando la lettera aperta sulla sicurezza sul lavoro firmata dagli amici di Matteo, l'operaio morto nel crollo del palco della Pausini, che hanno invitato gli artisti a una maggiore sensibilita' sul problema, dice: ''Ho incontrato gli amici di Matteo e la risposta sara' nei fatti. L'unica possibilita' e' quella di aumentare le soglie della sicurezza''.
Ma in ballo c'e' anche la questione economica: ''Quest'anno e' arrivata questa lettera a ciel sereno – dice l'organizzatore – Si e' aperto un contenzioso tra il Comune e i sindacati sull'Ama, nel contempo e' arrivato il patrocinio di Roma Capitale. Quindi il concerto si fa'', dice confermando il via libera del Comune di Roma. Poche ore dopo arriva una dichiarazione di Alemanno che spiega che le spese saranno divise: ''Che una parte dei costi sia a carico degli organizzatori non e' una novita': per esempio, la Cgil paga sempre la fattura dell'Ama per le manifestazioni. Un'altra parte puo' andare a carico del Comune e di un'altra deve farsi carico lo Stato. Nei prossimi giorni ci vedremo con la Presidenza del Consiglio per definire l'attribuzione di questi costi''.