Il processo «non ha prodotto riscontri all’impianto accusatorio» secondo l’avvocato Carlo Dalla Vedova, uno dei difensori di Amanda Knox. «Questa difesa – ha aggiunto il legale – ha la piena convinzione dell’innocenza della nostra assistita».
Dalla Vedova ha parlato di un processo «costruito su fondamenta deboli» e di «situazione diversa» rispetto al momento del delitto. Il legale ha quindi sottolineato che «Amanda e Raffaele hanno dato l’allarme» la mattina del 2 novembre del 2007 quando venne trovato il cadavere della Kercher e ha ricordato la sentenza di condanna a 30 anni di reclusione già inflitta a Rudy Guede.
Secondo l’avvocato, Amanda Knox ha subito un processo mediatico con «intrusioni nella vita privata sua e della sua famiglia». «Ma quale complotto americano? – ha aggiunto il legale riferendosi alle ingerenze ipotizzate dal pm – la sua famiglia è qui». Per Dalla Vedova «Amanda è una ragazza acqua e sapone travolta da un’onda anomala, da uno tsunami».