ROMA – ''Chi è causa del suo mal dovrebbe piangere e maledire se stesso''. Cosi' Irene Testa, Segretaria dell'Associazione Radicale il Detenuto Ignoto, membro della Direzione di Radicali Italiani risponde al ''coro di lagne e invocazioni di riforme contro il dispositivo della prescrizione'' che c'e' stato da parte degli ''avversari più viscerali'' di Silvio Berlusconi alla notizia del proscioglimento dell'ex premier nel processo Mills per decorrenza dei termini.
''Da lungo tempo, contro molti di loro, tra i più duri oppositori a un provvedimento di amnistia votata dal Parlamento alla luce del sole – ricorda Testa – denunciamo lo scandalo delle 500 prescrizioni di reati che ogni giorno avvengono silenziosamente nei tribunali italiani''.
E la ''principale concausa'' di questa situazione, che rende ''la giustizia italiana sempre meno giusta e sempre più classista, è il 'tappo' di milioni di processi pregressi che ne intasano il funzionamento e che determinano, oltre che una reale discrezionalità dell'azione penale, l'allungamento dei tempi processuali per tempi insostenibili''.
''Continuare a ubriacare l'opinione pubblica per fame di consenso, con l'errata convinzione che sia possibile riformare la giustizia rendendola realmente giusta e efficiente, senza affrontare il nodo del pregresso processuale, equivale – conclude Testa – a un grande inganno, furbetto quanto sterile, di chi in realtà non vuole cambiare niente''.