Anche dopo la condanna in primo grado a 26 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, Amanda Knox e i suoi parenti non si arrendono. E il delitto di Perugia continua a far parlare di sé. Dopo le polemiche tra Stati Uniti e Italia per la condanna della studentessa americana, i parenti di Amanda hanno deciso di arruolare uno dei migliori legali “made in Usa”.
In previsione del processo d’appello (che dovrebbe iniziare entro marzo) verrà direttamente dagli Stati Uniti per difendere Amanda nientemeno che il principe del foro Theodore “Ted” Simon. Attualmente segretario della America’s National Association of Criminal Defence Lawyers, Simon è considerato un’autorità nella difesa dei cittadini americani all’estero. L’avvocato, nella difesa di Amanda, lavorerà con i due colleghi italiani Luciano Ghirga e Carlo della Vedova.
Secondo Simon «la condanna di Amanda è un tragico esempio di condanna sbagliata che richiede una significativa revisione». Il padre di Amanda, Curt Knox, è fiducioso che questo nuovo “asso nella manica” possa cambiare l’esito del processo in secondo grado: l’avvocato Simon, sostiene, sarà «una carta decisiva» per Amanda.
