Le indagini che coinvolgono 63 persone tra politici, funzionari di pubblica amministrazione e imprenditori, hanno ricostruito “un ramificato sistema di potere e di gestione delle cosa pubblica (appalti, assunzioni, nomine, sostituzione di vertici amministrativi locali) che, al di là delle rilevanti ricadute sull’efficienza della P.A. e sulla regolarità delle procedure amministrative e sul corretto impiego del pubblico denaro, si è contraddistinto per un improprio utilizzo delle funzioni pubbliche a fini privatistici, con conseguente commistione tra interesse pubblico e interesse personale o del partito politico di appartenenza”. Lo scrive in una nota la Procura di Napoli.
Perquisizioni da parte dei carabinieri sono avvenute anche nella sede del Consiglio regionale campano, al Centro Direzionale. I militari dell’Arma stanno passando al setaccio atti e documenti trovati negli uffici del gruppo consiliare dell’Udeur e in quelli del presidente del Consiglio, Sandra Lonardo, al tredicesimo e al ventesimo piano dell’edificio.
Nonostante sia stato privato della sua guida, il Consiglio regionale in programma oggi dovrebbe svolgersi regolarmente: questo è l’orientamento che emerge e che dovrebbe essere confermato dalla riunione, in corso, dell’ufficio di presidenza.
La seduta, al cui ordine del giorno c’è la discussione del piano casa, sarà presieduta a turno dai due vice della Lonardo: Salvatore Ronghi e Gennaro Mucciolo. Proprio a quest’ultimo, stamani intorno alle 8, il presidente del Consiglio Lonardo ha comunicato con una telefonata la sua impossibilità a presiedere l’assemblea.
“E’ giusto che il Consiglio vada avanti con la sua attività legislativa e non si faccia influenzare da fattori esterni”, ha commentato Ronghi spiegando la sua intenzione di aprire regolarmente la seduta. “Dobbiamo andare avanti”, la posizione espressa anche dall’altro vicepresidente Gennaro Mucciolo.
