Semplice inefficienza o dimenticanze volute e quindi “dolose” in corrispondenza di scadenze processuali importanti? I dipendenti del Tribunale del Riesame di Roma sono indagati per abuso d’ufficio dalla procura capitolina, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Intanto è stato azzerato il personale amministrativo, con trasferimento in massa in altri uffici ed avvicendamenti vari.
A scatenare il trasferimento di massa sarebbero stati, tra l’altro, la mancata fissazione della udienza (con rischio di 9 scarcerazioni) per un’inchiesta della Dda sulla ‘ndrangheta a Fondi, nonché la mancata notifica dell’udienza per l’esame della richiesta di dissequestro della sede Luiss di viale Romania.
A portare all’apertura del fascicolo è stata una segnalazione fatta in procura dal presidente del Tribunale di Roma Paolo De Fiore, nella quale sarebbero stati indicati casi specifici di disservizi, ma anche alcune segnalazioni di pm.
L’attività della Procura è per il momento rivolta al controllo dei fascicoli dei due importanti uffici giudiziari; nei prossimi giorni, poi, saranno sentiti anche gli ex dipendenti, adesso mobilitati.
L’azzeramento del personale, deciso dal responsabile del personale amministrativo, Marisa Lia, ha provocato sconcerto tra i dipendenti (circa 23) dei due uffici interessati, ma anche tra chi era stato chiamato a sostituire i colleghi.
«Confermo di avere fatto la segnalazione alla procura di Roma in merito ai disservizi esistenti – ha detto il presidente del Tribunale di Roma, Paolo De Fiore – Faccio presente che il provvedimento di trasferimento è stata una decisione presa in autonomia dalla responsabile del personale amministrativo e non da me quale del presidente del Tribunale».