Sette arresti, cento grammi di cocaina recuperata, due autovetture sequestrate. E’ il bilancio di un’operazione del Nucleo Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Asti, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica Luciano Tarditi. L’obbiettivo: assicurare alla giustizia un’organizzazione impegnata nello sfruttamento della prostituzione volta a finanziare un traffico di cocaina.
Le indagini, iniziate nel dicembre dello scorso anno, si sono concluse positivamente in questi giorni coronando il successo anche con il fatto che nove ragazze reclutate in Romania, ridotte in condizioni di schiavitù, picchiate e sequestrate sono state affidate ai servizi sociali per il loro inserimento nel mondo del lavoro onesto.
Secondo le testimonianze delle giovani, ognuna, nel giro di 24 ore, consegnava ai loro padroni in media 350 euro. Per intimorire e rendere docili le ragazze oltre alle minacce verbali il 5 aprile scorso, Dorian Prendi 23 anni albanese e Mihaela Popa 22 anni romena, arrestati nei giorni scorsi, avevano sparato colpi di pistola a due loro prostitute al lavoro in via Fara ad Asti. A capo dell’organizzazione Arjan Kaceli 25 anni ed Afrim Gijni 26 anni albanesi e Daniel Marku di 20 anni romeno.
Il campo di lavoro delle ragazze: la strada Asti-Mare in territorio di Montegrosso d’Asti e Castelnuovo Calcea. Le indagini che hanno portato al ritrovamento di 100 grammi di cocaina nascosta in una lavatrice della casa dell’albanese. Inoltre, si è accertato che la droga veniva ceduta ai tossicodipendenti direttamente in corso Alessandria presso la casa dell’arrestato.
