Una ex maitresse bolzanina ricorre in Cassazione per pagare meno tasse. Il fisco le contesta infatti di non aver presentato la dichiarazione dei redditi e di aver evaso imposte sui ricavi di ben 196 mila euro.
Concetta Violi, di 55 anni, già ritenuta colpevole per sfruttamento della prostituzione, è stata ora anche condannata in appello per omessa presentazione della dichiarazione dei redditi.
Nel 2003, durante l’indagine per un giro di lucciole in un appartamento, era stato rinvenuto una sorta di registro contabile in cui la bolzanina annotava i nomi dei clienti con l’aggiunta di riferimenti fisici e gli incassi giornalieri.
Parallelamente all’indagine sulla prostituzione, era così scattata un’indagine della finanza sulla base, appunto, dei quaderni sequestrati. Secondo il legale della ex maitresse, l’avv. Paolo Fava che ora ha presentato ricorso in Cassazione, le somme segnate non sarebbero necessariamente le stesse poi pagate dai clienti.