Prostituzione nella riviera ligure: ordinanze efficaci a Lavagna e Chiavari. Multe per clienti e “lucciole”

Comincia ad avere i primi frutti l’ordinanza “anti-lucciole” attuata dai sindaci di alcuni comuni nella riviera ligure. A Lavagna i clienti multati sono più di cento, 27 invece a Chiavari. Ad essere colpite sono anche le prostitute, quasi un centinaio, sorprese “per strada” e multate per 300 euro.

I provvedimenti presi dai due sindaci per combattere la prostituzione hanno come unico scopo quello di debellare il fenomeno, ma sono anche diversi fra loro: a Chiavari il provvedimento firmato dal sindaco Agostino sanziona, con un verbale da 300 euro, sia la prostituta che il cliente che la avvicina per contrattare una prestazione o che si apparta con lei, a Lavagna, invece, come disposto dal sindaco Giuliano Vaccarezza, ad essere multati per 250 euro sono solo i clienti.

Il risultato più importante, che è confermato dalle forze dell’ordine ma che si può notare anche personalmente, passando in auto nelle strade a luci rosse delle due città, è che rispetto ad un anno fa ci sono molte meno prostitute che battono i marciapiedi: circa la metà da quando è in vigore l’ordinanza.

Le prostitute che lavoravano a Chiavari si sono però spostate a Lavagna, dove secondo la normativa, ad essere puniti sono solo i clienti. Anche se nella stessa Chiavari, come rivela un’inchiesta del Secolo XIX,  sta nascendo un nuovo fenomeno, quello delle “lucciole di giorno”: ragazze, quasi tutte dell’Est, che si offrono ai giardini pubblici tra la stazione ferroviaria e la cattedrale di Nostra Signora dell’Orto. “Lucciole” invisibili, o quasi, agli occhi dei vigili urbani, forse perché lavorano alla luce del sole.


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Alessandro Avico