ROMA – C’è chi racconta che prostitute e clienti stanno proprio accanto “ai nostri portoni, alcune volte addirittura dentro gli androni”. Chi dice di vivere con le finestre chiuse e le serrande abbassate. E’ così a Roma in quattro municipi è partita la rivolta contro la prostituzione sotto casa.
A promuoverla i presidenti dei Municipi XII, IV, XIII e XVIII, Pasquale Calzetta, Cristiano Bonelli, Giacomo Vizzani e Daniele Giannini, i quali hanno organizzato una raccolta firme, secondo quanto riporta il Messaggero, “per sostenere il disegno di legge 1079 che introduce il reato di prostituzione nei luoghi aperti al pubblico con pene analoghe per chi, negli stessi posti, si avvale della prostituzione alimentandone il mercato”.
Calzetta spiega: “All’Eur sono stati fatti più di 500 controlli nell’ultimo mese. Nelle strade del quartiere maggiormente interessate dal fenomeno della prostituzione, nell’area del laghetto e all’altezza del fungo. Sempre qui abbiamo ripristinato il divieto di transito ai non residenti nelle ore notturne, proprio in questi giorni stiamo mettendo la nuova segnaletica”.
Bonelli aggiunge: “Nonostante gli sforzi delle forze dell’ordine (46mila controlli dal 2008) e l’ordinanza del sindaco, il problema resta. C’è bisogno di una legge altrimenti si andrà avanti così”.