Proteste anti-Tav, in Valsusa turismo in crisi

TORINO, 19 LUG – E' allarme turismo in Valsusa: le montagne olimpiche apprezzate in mondovisione in occasione dei Giochi Invernali 2006 si ritrovano quest'estate con le presenze quasi dimezzate e il 20% delle prenotazioni che sono state disdette. I turisti disertano l'area a causa del cantiere per la Torino-Lione, ritenendo che la protesta dei No Tav renda insicure la Valsusa e le zone limitrofe.

Il problema e' arrivato oggi sul tavolo del presidente del Piemonte, Roberto Cota, che ha ricevuto in Regione una ventina di sindaci preoccupati per ''la principale industria'' del loro territorio. ''Non posso accettare – ha affermato Cota dopo l'incontro – che gli atti di violenza di chi e' contrario all'opera gettino una luce negativa sull'area e mettano in fuga i turisti. Non e' tollerabile che si diffonda un'immagine negativa delle montagne olimpiche e si provochi un danno a coloro che andando a testa alta, senza farsi intimidire, svolgono un'azione importante di difesa del territorio''. Le risposte che la Regione mettera' in campo, ha annunciato, saranno due: una campagna informativa da studiare con l'assessorato al Turismo per far sapere che l'area e' sicura, e un tavolo permanente con i sindaci per ''un focus su tutto quello che la Regione fa per la Valsusa'', utile anche per ''recepire le istanze'' provenienti dai primi cittadini. All'appuntamento con Cota sono arrivati a Torino i sindaci di tutte le principali localita' della Valsusa e della Val Germanasca, da Sestiere a Bardonecchia, da Susa a Chiomonte, da Cesana e Claviere fino a Giaveno.

''Abbiamo ospitato egregiamente le Olimpiadi – questo il filo conduttore dei loro interventi – e nei primi tre fine settimana dell'estate abbiamo avuto i paesi vuoti. Gli stranieri disertano le nostre montagne, e il 20% di coloro che avevano gia' prenotato ha disdetto. Siamo quasi al 50% in meno di presenze: se questo e' il trend, che ne sara' della stagione invernale''? La situazione, hanno rimarcato, mette a repentaglio un'economia turistica che con 17 mila presenze alberghiere l'anno e un milione e mezzo di presenze complessive (soprattutto nelle seconde case, ndr) rappresenta il 50% del turismo complessivo nella provincia di Torino e il secondo bacino turistico del Piemonte.

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Elisa D'Alto