BARI, 21 APR – Sono finora una cinquantina i funzionari di Regione Puglia, Comune di Bari e Asl indagati nell'ambito delle inchieste della procura barese riguardanti sia la gestione del sistema sanitario pugliese sia gli appalti pubblici. Una situazione che rischia di provocare ''l'effetto paralisi negli uffici''. La notizia e' riportata sull'edizione di Bari de 'La repubblica'. I dirigenti – secondo quanto gia' emerso dalle indagini – firmavano delibere, attestavano il falso, truccavano i documenti. Si tratta – viene evidenziato nell'articolo – di ''un vero e proprio esercito di tecnici super potenti. Erano i manager pubblici infatti che riuscivano a pilotare i provvedimenti, a proporre emendamenti legislativi, a falsificare certificati per accontentare imprenditori e politici amici. Ovviamente in cambio di regali e favori. Soprattutto assunzioni di parenti e amici''.
Tra gli indagati, 29 sono i nomi di funzionari della Regione Puglia e dipendenti delle Asl, indagati nell'inchiesta sugli accreditamenti illeciti al sistema sanitario pugliese. E il numero dei dirigenti sale poi a 50 se si contano anche i funzionari pubblici, sia dipendenti della Regione Puglia sia del Comune di Bari, indagati nell'inchiesta sui parcheggi interrati e sugli appalti vinti dal gruppo 'Dec' dei fratelli Degennaro.