I primi giorni della pillola abortiva: a Bari boom di richieste

Il Policlinico di Bari è il primo in Italia a rendere accessibile la pillola abortiva Ru486 in regime di ricovero ordinario. Da quando il farmaco è disponibile, l’ospedale è stato preso d’assalto da donne di tutto il paese e i suoi centralini sono intasati di richieste. Diverse centinaia già nelle prime ventiquattro ore.

Mentre le polemiche politiche continuano a divampare sull’introduzione dell’aborto farmacologico, tantissime donne italiane hanno già compiuto la loro scelta.

La pillola abortiva

La pillola abortiva deve essere assunta entro 49 giorni dall’inizio della gestazione. Anche se permette un’ esperienza meno invasiva rispetto alla procedura tradizionale, poiché riduce l’ansia dell’attesa e non comporta interventi nella zona genitale, l’aborto attraverso la Ru486 per la legge italiana deve comunque avvenire tramite ricovero ospedaliero, che dura per tutto il periodo necessario: dall’assunzione della pillola fino all’osservazione post-aborto. Il suo utilizzo infatti è stato vincolato alle stesse procedure previste per l’aborto chirurgico dalla legge 194. Nonostante questo, il Policlinico di Bari è diventato in pochi giorni l’ospedale di riferimento per tutte le donne del Sud che hanno scelto di abortire senza dover ricorrere alla sala operatoria. “Da domani allestiremo un numero per prenotazioni e informazioni – spiega il primario Nicola Blasi – abbiamo bisogno di alcune ostetriche che forniscano le indicazioni sulle procedure e verifichino che le pazienti abbiano i requisiti necessari per il trattamento”.

I prossimi ospedali che renderanno disponibile la pillola abortiva dovrebbero essere quelli della Toscana, dove il farmaco è già stato sperimentato, poi sarà il turno di Piemonte, Trentino, Marche ed Emilia Romagna.

*Scuola di Giornalismo Luiss

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Sandro