
BARI – “Potete costruire le case basse su Punta Perotti a Bari”. Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, ha così ceduto ai costruttori e dato le autorizzazioni di edificabilità dell’area. Edificabilità che però sarà soggetta a regole precise e solo nell’ambito di “programmi integrati di rigenerazione urbana”.
Francesco Petruzzelli su Repubblica-Edizione Bari scrive:
“l’approvazione della variante urbanistica che adegua il piano regolatore al piano per il paesaggio. Ma l’ultimo colpo di coda lo ha dato lo stesso sindaco Michele Emiliano che, accogliendo i mugugni e i tormenti della sua maggioranza, ha presentato in aula quattro emendamenti, tra i quali quello del punto tre che di fatto individua un compromesso urbanistico con la famiglia Matarrese e gli altri costruttori per evitare nuove battaglie giudiziarie.
L’emendamento numero quattro invece allenta, e di molto, il vincolo storico-paesaggistico sui quartieri più vecchi della città, come Libertà, Madonnella, Murat e Bari Vecchia prevedendo ad esempio che l’autorizzazione paesaggistica debba essere rilasciata solo per le demolizioni (mentre prima era necessaria anche per l’installazione di una semplice insegna commerciale). Sparite anche alcune strade panoramiche che di panoramico non hanno nulla, come via Trisorio Liuzzi a Carbonara, e ridotto da 120 a 30 metri la fascia di rispetto da canali e corsi d’acqua”.
Il provvedimento, che interessa anche Punta Perotti, ha scatenato le ire del centrodestra:
“Dovevano essere chiesti anche i pareri delle circoscrizioni” tuona il capogruppo della Lista Simeone, Peppino Loiacono. “È una delibera che sacrifica in maniera tombale la città ed è votata solo da pochi consiglieri” aggiunge il forzista Ninni Cea. “Sono solo vincoli, non variazioni di destinazione d’uso dei suoli, imposti dalla legge e dallo Stato. Abbiamo solo aggiornato la cartografia anticipando i termini” assicura l’assessore all’Urbanistica Elio Sannicandro”.