
Quali regioni rischiano la zona gialla: Sicilia più di tutte, poi Sardegna e Calabria (ma non ora) (Foto d'archivio Ansa)
Quali regioni rischiano la zona gialla in Italia? Allo stato attuale l’unica in bilico tra bianco e giallo sembra essere la Sicilia. Qui due parametri su tre hanno superato la soglia di criticità. Solo i ricoveri in terapia intensiva reggono al di sotto del 10% (di poco, ora sono al 9%).
Le altre due regioni messe peggio sono Sardegna e Calabria. Ma, almeno nell’immediato, queste due regioni non sembrano rischiare il cambio di colore.
Quali regioni rischiano la zona gialla: i numeri di Sicilia, Sardegna e Calabria
La Sardegna supera la soglia del 10% prevista dai nuove parametri per il tasso di occupazione delle terapie intensive e tocca l’11% (+1%). Secondo i consueti dati Agenas, restano invece stabili i parametri della Sicilia al 9% per le intensive e al 19% per i reparti. Oltre quindi la soglia del 15% prevista. Scende invece l’occupazione delle rianimazioni in Calabria che, con un -2%, si porta al 5%, fermo il tasso dei reparti al 14%. In Basilicata in rialzo, invece, le aree mediche non critiche all’11% (+1%).
La Sicilia ha messo una stretta in 55 comuni con una percentuale di immunizzati inferiore al 60% e con un’incidenza di contagi nei sette giorni (13-19 agosto) superiore a 150 casi per 100 mila abitanti. In particolare a Barrafranca e Niscemi.
Ricoveri in terapia intensiva e nei reparti: i numeri dell’Italia
In Italia, sempre secondo i dati Agenas, la media nazionale sulla percentuale di occupazione dei posti letto per Covid in area non critica rispetto ai posti disponibili è al 7%. Mentre si attesta al 5% per le intensive.
Zona gialla: regole e restrizioni
Nel caso in cui una o più regioni finissero in “giallo” (non succederebbe comunque prima del 30 agosto) si tornerebbe all’obbligo di mascherine anche all’aperto e al limite di quattro commensali al tavolo del ristorante. Con il nuovo profilo di rischio, le misure prevedono che ci si possa spostare tra le regioni – anche senza il green pass – ed è possibile raggiungere le seconde case fuori regione al di là del colore del territorio di provenienza e di quello di arrivo.
Non ci sarebbero comunque limiti orari alla circolazione, dunque nessun coprifuoco, che è stato eliminato lo scorso 21 giugno. Teatri, cinema, concerti, musei e terme restano accessibili con le stesse regole della zona bianca, quindi sempre con l’utilizzo del Green pass.