Lucia Rizzo, la escort di Reggio Emilia, nota come ”Rachele”, che sostiene di avere avuto rapporti sessuali con il presidente della Camera Gianfranco Fini, è indagata dalla Procura di Roma per diffamazione e concorso in tentata estorsione. L’iscrizione nel registro degli indagati è scattata dopo la querela presentata del leader di Futuro e Libertà.
Secondo quanto si è appreso, è indagato, per tentata estorsione, anche un uomo il quale avrebbe contattato la segreteria di Fini annunciando che ci sarebbero state delle rivelazioni a proposito della presunta relazione e proponendosi di intervenire per evitarle. Alla base delle iscrizioni nel registro degli indagati non solo la querela del presidente della Camera, ma anche alcuni riscontri oggettivi fatti dagli inquirenti.
Non è escluso che a giorni i due indagati possano essere convocati in Procura per fornire la loro versione dei fatti. Nella querela, che prendeva spunto da notizie apparse su internet si sottolineava l’esigenza di tutelare, ancor prima ”dell’onorabilità personale dell’attuale presidente della Camera, l’organo istituzionale dal medesimo rappresentato”.