CANOSA DI PUGLIA (BARLETTA ANDRIA TRANI) – Erano sempre i primi ad arrivare e ad offrire il loro servizio di onoranze funebri ai parenti dei pazienti appena morti. A volte riuscivano persino ad arrivare in anticipo, e cioe' prima del decesso, sbaragliando la concorrenza delle altre imprese grazie ad una rete di informatori tra gli infermieri dell' ospedale di Canosa e gli operatori del telesoccorso che avvertivano l'impresa quando il destino di una paziente era segnato.
Con queste accuse il gip del Tribunale di Trani Rossella Volpe, su richiesta del pm Giuseppe Maralfa, ha emesso ordinanze di custodia cautelare nei confronti di amministratori e soci dell'organizzazione funeraria Valle dell'Ofanto, di due operatori soci sanitari in servizio nell'ospedale di Canosa e di due operatori del servizio di telesoccorso convenzionato con la Asl bat, Handik Help.
Gli arrestati sono Vincenzo Benedettini, di 56 anni, Donato Coppolecchia, di 44; Nicola Terrone, di 40; Salvatore Di Nunno, di 37; Francesco Caccavo, di 64; Salvatore Chincoli, di 46; Massimiliano Donativo, di 44; Andrea Lotito, di 34 e Enrico Salerno, di 55.
Secondo l'accusa, i rappresentanti dell'impresa funebre versavano tra i 10 e i 100 euro per ottenere tempestivamente e in esclusiva dagli operatori sanitari segnalazioni di persone in punto di morte o deceduti. Gli arrestati sono accusati in concorso di corruzione di incaricato di pubblico servizio e rivelazione di segreti d'ufficio. Sono stati accertati almeno 13 episodi di ''accaparramento'' andato a buon fine.