
PALERMO, 27 FEB – Nella villa confiscata di Raffaele Bevilacqua, avvocato penalista, detenuto al 41 bis e condannato all’ergastolo (per l’omicidio dell’imprenditore Domenico Calcagno e per mafia) ci vivevano ancora la moglie e i quattro figli. Oggi, dopo sei anni, la villa, ad Enna, รจ stata sgomberata dai familiari del boss edย รจ stata consegnata per destinarla ad un centro per malati psichiatrici.
“L’utilizzo, a fini sociali, dei beni confiscati alla criminalitร organizzata, costituisce una simbolica restituzione delle risorse sottratte dalle organizzazioni malavitose alla collettivitร – dice il prefetto – e per questo intendo manifestare vivo apprezzamento per l’iniziativa dell’Amministrazione comunale. L’operazione odierna costituisce un ulteriore passo avanti sulla strada del ripristino della legalitร ”.