Una lettera, accompagnata da 400 firme inviata al Presidente della Repubblica, e domani giovedì 10 dicembre, un sit- in dei lavoratori fuori dai cancelli della sede Rai di viale Marconi a Fuorigrotta, sono le iniziative più recenti dei dipendenti Rai di Napoli in difesa del posto di lavoro.
Il centro napoletano, affermano i dipendenti, muore nell’indifferenza della politica nazionale e della Regione Campania, che pensa solo a finanziare gli studios dell’area di Bagnoli ma che non è in grado di proporre soluzioni che salvino gli esistenti studi napoletani della Rai.
E’ questa la posizione espressa da Giovanni Occhiello, responsabile del settore radiotelevisioni del sindacato Snater. «Tutti sono indifferenti – ha detto Occhiello – dinanzi a quella che poi si definirà come una morte annunciata di un sito culturale d’eccellenza di Napoli e del Meridione. La dirigenza Rai dovrà dare spiegazioni – ha aggiunto – sui tanti appalti ai privati, sulle produzioni che a Napoli non arrivano mentre Roma se ne fanno da far scoppiare gli studi televisivi aziendali, sul fatto che a Milano si parli di costruire un altro centro televisivo nell’area dell’Expo, sui costi degli studi e sul personale inutilizzato a Napoli».
Il sit-in è stato programmato in occasione della visita a Napoli di alcuni dirigenti nazionali della Rai.
