Giallo a Rapallo, nella riviera ligure di levante. I carabinieri hanno trovato l’altra sera in un dirupo nei pressi del casello autostradale di Rapallo il corpo di Natalia Proshina, una donna russa di 43 anni scomparsa il 4 dicembre scorso. Sul posto, oltre ai carabinieri, si è recato anche il sostituto procuratore della repubblica di Chiavari Margherita Ravera che indagava da giorni sulla misteriosa sparizione. Fermato il cugino della donna, Alexander Akarov.
Il cadavere seminudo della Proshina, che presentava ferite e lesioni, è stato trovato lungo una stradina che da via santa Maria del Campo si inerpica verso la località Ronco. Sarebbe stato lo stesso cugino della vittima a dare le indicazioni utilizzate dagli inquirenti per individuare il cadavere.
Natalia Proshina, residente a Rapallo con il marito Boris Dukarin, era scomparsa la sera del 4 dicembre durante una passeggiata in compagnia di un suo cugino, anch’egli di nazionalità russa. Quest’ultimo, Alexander Akarov, di 39 anni, aveva riferito ai carabinieri che la donna si era allontanata all’improvviso con un marocchino suo amico.
Akarov, rintracciato a Santa Margherita Ligure, aveva il viso graffiato e con ecchimosi, ed era stato denunciato dai carabinieri per immigrazione clandestina, perché sprovvisto di documenti di soggiorno.
Con la scoperta del cadavere ed i risultati dell’autopsia disposta dal magistrato, il giallo potrebbe ora segnare una clamorosa svolta.
