Sta meglio ed è uscita dal coma la ragazza di 22 anni di Roma, L.C., che domenica si era sentita male partecipando al rave party sulle colline di Fara Sabina, nel Reatino, alle porte della Capitale.
La giovane era stata soccorsa dal 118 per una overdose di ketamina e trasportata all’ospedale San Camillo de Lellis del capoluogo. E’ ancora ricoverata nel reparto di Anestesia e rianimazione, ma anche se la prognosi non è stata ancora sciolta le sue condizioni sono migliorate. È sveglia, cosciente e questa mattina ha anche fatto colazione.
Il rave era stato organizzato per la notte tra sabato e domenica in un’area abbandonata, ma recintata, di circa 17 ettari nel comune di Poggio Mirteto, un complesso commissariato dal Ministero dell’Interno. Il tam-tam per partecipare alla festa era volato sui social network e all’appuntamento erano giunte oltre mille giovani da tutta Italia. I carabinieri di Poggio Mirteto, nel corso di un normale pattugliamento della zona, verso le 2/3 della notte si sono accorti del via vai di ragazzi che, a piedi o con l’auto, si stavano dirigendo verso l’area.
Concluso nel pomeriggio di domenica il deflusso, i militari hanno identificato e denunciato oltre 250 persone per danneggiamento e invasione di edifici pubblici. Un 24enne di Azzano Decimo (Pordenone), M.G., è stato arrestato perché trovato in possesso di quasi 30 grammi tra speed e ketamina. Oltre alla ragazza uscita dal coma, altre dieci persone hanno fatto ricorso alle cure del 118.
Dopo aver appreso la notizia il sottosegretario Carlo Giovanardi, con delega per le politiche di contrasto alla droga, ha chiesto che “la magistratura intervenga con la massima decisione per perseguire i reati commessi dagli organizzatori del rave party, una vera e propria fabbrica di spaccio della droga con conseguenze drammatiche per i giovani consumatori”.