RAVENNA – E’ nato morto il feto lasciato per diverse ore su una barella nell‘ospedale di Ravenna il pomeriggio del 12 gennaio. Solo la mattina del 13 gennaio, dopo diverse ore, il feto senza vita è stato portato in obitorio. La direzione sanitaria ha avviato un’indagine interna per capire come sia stato possibile l’errore di comunicazione tra reparti.
Secondo quanto ricostruito, le ostetriche hanno rilevato che il feto era morto e sono scattate tutte le pratiche del caso: il cadavere, corredato di relativa documentazione, è stato avviato all’apposito locale interdetto al pubblico. E’ lì che verso le 7 del 13 gennaio gli operatori dell’obitorio lo avrebbero dovuto ritirare.
E invece ciò non è accaduto perché c’era un altro cadavere presente in quel momento nella stanza, che è stato portato via. Quando verso le 9.20 un’addetta ha trovato il corpo avvolto tra le lenzuola in un punto dell’area barelle, ha dato l’allarme.
All’inizio si era ipotizzato potesse trattarsi di un feto abbandonato da ignoti tanto che è stato subito avvisato il posto di polizia interno e da qui la Questura. Poi sono emersi i fatti e il corpicino è stato ritirato dagli operatori dell’obitorio.
Andrea Neri, direttore dell’ospedale ravennate, ha ammesso il disguido comunicativo promettendo un’accurata indagine interna: “Ho incontrato i genitori, sono molto provati, mi sono scusato, sono molto dispiaciuto. Voglio precisare però che il corpicino non è mai rimasto in un’area incustodita, anche se si trovava dove non avrebbe dovuto essere”.
Per chiarire l’accaduto, sono state sentite persone fino alle 19.30. Secondo quanto finora emerso, a spostare fuori dalla stanza verso le 6.50 la barella con il feto è stato l’addetto all’obitorio a cui non era stato comunicato di quella seconda salma. Quindi la lettiga è via via stata spostata fino al punto in cui è stato rinvenuto il piccolo cadavere.